L’adolescenza si configura come una fase di vita estremamente delicata e disarmonica, il soggetto si avvicina al mondo degli adulti e tale passaggio risulta faticoso e difficile. Il carattere “rivoluzionario” di questo periodo di vita, comporta frequenti incomprensioni dell’adolescente nell’ambito familiare, sociale e scolastico. Molto spesso il soggetto agisce in modo impulsivo perché ancora non risulta essere in grado di riflettere, esprimere e dare un significato a ciò che gli sta succedendo. L’adolescente è portatore di una sensibilità emotiva differente da quella adulta, ha un’intensità maggiore e questa è una caratteristica tipica di questa peculiare fase di crescita. Quando però si prospettano situazioni in cui tale sensibilità può inficiare il percorso di crescita occorre intervenire in modo mirato stimolando il pensiero critico. Attraverso la verbalizzazione e lo scambio empatico è possibile stimolare il riconoscimento degli stati emotivi e favorire l’attribuzione di significati al fine di una maggiore regolazione dei comportamenti.

Il counseling agli adolescenti è caratterizzato da interventi specifici per questa peculiare fase di sviluppo, permette all’adolescente di dare un nome alle proprie ansie, facilitando i processi di cambiamento. L’intervento mira a sostenere i ragazzi e le ragazze in difficoltà in un’ottica di prevenzione del disagio, promozione delle autonomie personali e ampliamento della capacità riflessiva e di resilienza.

I ragazzi e le ragazze sono i veri protagonisti del percorso, sono messi al centro e questo non attiene soltanto all’esercizio degli interventi, ma anche alla gestione del percorso che prevede un confronto continuo tra professionista e soggetto a partire, ad esempio, dagli appuntamenti che vengono concordati insieme al termine di ogni seduta.